LA CONFAPPI AL FIANCO DEI PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI
- Confappi Roma

- 19 mar 2020
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LA CONFAPPI AL FIANCO DEI PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI RITIENE INADEGUATE LE MISURE INTRODOTTE DAL D.L. “CURA ITALIA” CIRCA I CANONI DI LOCAZIONE DEI LOCALI AFFITTATI AD USO DIVERSO – ASSENTI LE MISURE PER I CONTRATTI BREVI
La Confappi constata, suo malgrado, l’inefficacia e l’inadeguatezza delle misure adottate dal D.L. “Cura Italia” che avrebbe dovuto, secondo il Governo, fronteggiare gli effetti negativi sulle locazioni derivanti dalla chiusura dei negozi, dei ristoranti e di quasi tutte le attività commerciali, artigianali, alberghiere nonché tenere conto delle problematiche scaturenti dalle possibili risoluzioni dei contratti transitori e universitari.
Per sostenere il settore immobiliare, nella sua complessa varietà di tipologie, è stato previsto unicamente un credito di imposta, pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo, esclusivamente per le botteghe e i negozi, rientranti nella categoria C/1. In questo modo, non solo sono state dimenticate tutte le altre categorie catastali, ma è stato altresì introdotto uno strumento del tutto inefficace, quale è il credito d’imposta, utilizzabile solo in compensazione con imposte e contributi a debito, e, dunque, insufficiente a risolvere i rilevanti problemi economici causati dall’impossibilità di produrre reddito.
E’ chiaro che ove questa situazione si prolungasse, come purtroppo sembra, tante piccole attività potrebbero non riaprire e tanti piccoli proprietari immobiliari si ritroverebbero senza l’unica fonte di reddito.
Chiediamo, pertanto, come Confappi con forza al Governo di intervenire al cuore della questione con un taglio pratico e concreto che potrebbe prevedere, ove venga ridotto il canone di locazione per alcuni mesi ai conduttori, di sopprimere l’acconto IMU di giugno e ridurre la cedolare secca al 5% per i canoni di locazione. Le associazioni sindacali dei proprietari e degli inquilini potrebbero collaborare con il Governo per attestare la riduzione del canone di locazione e verificarne la correttezza per poter beneficiare della tassazione agevolata.
Chiediamo, come già fatto più volte, di estendere l’applicazione della cedolare al 10% ai contratti di locazione ad uso abitazione a canone concordato stipulati in tutti i comuni soprattutto in questo momento di pandemia.
Chiediamo, infine, un intervento chiaro per aiutare ad evitare i possibili contenziosi tra i proprietari e i conduttori che sorgeranno inevitabilmente in seguito al prorogarsi delle chiusure di diverse attività lavorative, universitarie, scolastiche ed accademiche e che sicuramente comporteranno gravi problemi nelle locazioni transitorie e universitarie.
Confappi Roma
Roma, 18 marzo 2020

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