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I contratti non vanno in vacanza

  • Immagine del redattore: Confappi Roma
    Confappi Roma
  • 13 giu 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

In vista delle imminenti vacanze estive, riteniamo utile  porre alla vostra attenzione una tipologia contrattuale, non a tutti nota, che può essere di grande supporto, da un lato, per chi va in vacanza e cerca un immobile in affitto e, dall’altro, per chi intende affittare per brevi periodi il proprio immobile.


Si tratta del contratto di locazione breve, disciplinato dal Decreto Legge n. 50 del 24 aprile 2017 (convertito con modificazioni dalla Legge n. 96 del 21 giugno 2017).


In forza di tale tipologia contrattuale, il locatore può locare - non necessariamente a turisti- il proprio immobile che rientri nel gruppo A (ad eccezione della categoria A10) per un periodo non superiore a 30 giorni nell’arco dell’anno, senza obbligo di registrazione e con possibilità di usufruire della cedolare secca con aliquota del 21%. Si possono destinare a tale utilizzo, senza obblighi fiscali aggiuntivi (quali, tra i vari, apertura di Partita IVA, iscrizione alla Camera di Commercio e ottenimento di Codice ATECO) fino a quattro unità immobiliari per ogni anno d’imposta. A tal proposito occorre però precisare che, con la legge Bilancio 2024, è stato stabilito un aumento della predetta aliquota al 26% a partire dal secondo immobile locato.


Per ulteriori chiarimenti, rimaniamo a Vostra disposizione

 
 
 

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